Il palio dell’anguria parla della leggenda nata intorno alla “Regina triste”, Costanza di Chiaromonte, figlia di Manfredi II, viceré DI Sicilia e del ducato di Calabria, divenuta Regina di Napoli. Andata in sposa in prime nozze con il re Ladislao D’Angiò durazzo, in giovanissima età, fu poi ripudiata dallo stesso che, a causa di una guerra sfortunata, e della necessità di portare nuova linfa alle casse del regno, fu pressato dalla madre, la regina Margherita, perché ripudiasse Costanza e sposasse una ricca donzella.
Costanza fu relegata in una casetta a Gaeta, dove resterà per tre lunghi anni, per poi essere data, per volontà dello stesso Ladislao, in sposa al suo amico e fedele feudatario Andrea de Capua, Conte di Altavilla. Le nozze furono celebrate nel 1395. La storia di Andrea e Costanza fu tramandata nella tradizione popolare per molti secoli. Poi se ne perse la memoria. Nel 1978, un gruppo di dinamici giovani, recuperata, decise di riproporla. Dalle vicende della “Regina triste” nacque così la sfilata storica ed a corollario di essa fu posta la corsa degli asini, geniale trasformazione in chiave agonistica della gara spontanea dei vassalli per recarsi al Comital Palazzo a portarvi doni ai feudatari in ringraziamento dei benefici concessi da Andrea, ma voluti da Costanza. Convenzionalmente fu scelta la data del 18 agosto per lo svolgimento del palio.
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